La particella di Higgs

 La particella di Higgs

la materia non è “causa sui”

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Per Aristotele, la sostanza, cioè la materia, è intesa come elemento costitutivo di ogni cosa.. Essa è ciò che è causa sui, ovvero ciò che ha la causa di sé, in se stessa e non in altro. In altri termini, essa non ha bisogno di nient'altro per esistere poiché essa stessa sorregge e soggiace  all'esistenza delle cose. Essa può mutare ma conservandosi.

La fisica  classica non fu in grado di aggiungere altro. La Relatività di Einstein chiarì che la materia è una forma di energia. Ma che la materia non fosse l’elemento primordiale delle cose era difficile aspettarselo.

La materia è ciò che percepiamo come stabile. I nostri sensi sono orientati alla    percezione del nostro corpo materiale e della materia esterna a noi. Insomma, tutto il nostro essere sembra orientato ad individuare la materia, che avvertiamo come fondamento di ogni cosa.

Eppure, la materia segue dai campi, di cui la luce è un esempio..

Tutta la realtà cui abbiamo accesso si presenta, secondo la fisica classica, sotto due forme, la materia e i campi. L’elemento essenziale che caratterizza la materia è la sua localizzazione in regioni limitate dello spazio. Noi siamo materia e siamo confinati nel nostro corpo. La proprietà che consente di individuare i corpi, anche quando non li vediamo direttamente, è la impossibilità di due corpi di occupare lo stesso spazio. Se due particelle cercano di occupare lo stesso spazio alla fine collidono, come due palle da biliardo. I campi, come la luce, sono di natura complementare rispetto alle particelle. Sono definiti in tutto lo spazio e due campi possono occupare lo stesso spazio. La prova è nei fenomeni di interferenza prodotte dai campi.

La Meccanica Quantistica, agli inizi del secolo scorso, rimescolò le carte. I campi possono presentare aspetti particellari e le particelle aspetti tipici dei campi. Non ci è data sapere se la realtà di un ente  è materia o campo.

Poi la Meccanica Quantistica  fu unita alla Relatività di Einstein e insieme ad altri principi consentì di formulare il Modello Standard, ovvero la teoria fisica che spiega “quasi” tutto.

Era il tempo in cui si pensava alla possibilità di spiegare tutto con un'unica teoria.

Io ero studente di Fisica e la mia tesi di laurea fu “il fenomeno di Higgs”. Secondo Higgs, doveva esserci un campo che aveva il compito di consentire la comparsa della materia. Era sorprendente. La materia non doveva la sua esistenza a se stessa ma alla “particella di Higgs”.

A quei tempi nessuno si sognava di chiamare la “particella di Higgs”, la “particella di Dio”. La scienza Fisica era al suo apice (era la Scienza!) e non aveva bisogno di meravigliare.

La ricerca della particella di Higgs è stata molto lunga (mia figlia, ha preso il dottorato  in Fisica almeno trenta anni dopo di me, con una tesi, ancora sul bosone di Higgs) e pochi giorni or sono sembra si sia conclusa, presso i laboratori del CERN, a Ginevra.

E’ così provato l’intero apparato del Modello Standard. Ma non è finita, per fortuna della scienza. Quello che sembra finito è quell’idea, o speranza, che possa esserci un’unica teoria del tutto..

Prof Giovanni Falcone