PDL, la bocciatura del bilancio
ASP cosenza è colpa degli stabilizzati


 

Scrivono questi del PDL, all’indomani della bocciature del documento contabile dell’ASP di Cosenza, a giustificazione di ciò che lo stesso Scopelliti e i SubCommissari hanno ritenuto ingiustificabile, fra l altre lamentazioni, che “i tanti debiti che vengono evidenziati sono il risultato della gestione degli ultimi anni ….omissis…. come la grave problematica degli stabilizzati che costa all’ASP per circa 20 milioni di euro in quanto il loro costo è già consolidato nel bilancio essendo dipendenti già attualmente in servizio e quindi retribuiti”.
Chi capisce quel che c’è scritto alla fine …è bravo!!
Ripetiamo: “la stabilizzazione non comporta e non ha comportato aggravio di spesa, spesa consolidata e che risale alle assunzioni fatte prima della gestione Petramala.”  Dall’inizio  è tutto chiaro ma……..il fatto è che non si sa cosa dire per giustificarsi e se la prendono con i costi dei precari e sulla loro stabilizzazione…..
Infatti di tutto c’è scritto nel Decreto di bocciatura tranne l’argomento dei precari.
Chi volesse, potrebbe verificare leggendo il

 

 

Decreto del Presidente Giunta Regionale
quale Commissario Piano di rientro n. 48 del 26 aprile 2012…………omissis………………………………………………
Decreta
Di non approvare…il Documento Contabile dell’ ASP di Cosenza

 

 

Il Decreto è consultabile sul sito della Regione Calabria  Dipartimento della Salute.
Tanto che il 4 aprile l’Ufficio Stampa della Regione ha diramato il seguente comunicato:
Il dipartimento tutela della salute ha effettuato il controllo dei bilanci preventivi presentati dalle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere ( art.13 L.R. 11/2004) e più precisamente dell’Asp di Cosenza (non approvato), di Crotone (non approvato), dell’Asp di Vibo Valentia (presa d’atto) dell’A.O. Mater Domini (presa d’atto).
La mancata approvazione di alcuni di essi non costituisce per le Aziende un blocco della gestione amministrativo contabile, ma soltanto la presa d’atto da parte delle stesse Aziende delle criticità emerse nella fase del controllo e, quindi, la possibilità di superare i rilievi mossi riformulando il bilancio stesso.
La non approvazione dei bilanci preventivi riguarda più che altro carenze documentali ed aspetti formali, (art. 14,15, L.R. 43/1996) quale ad esempio la mancata adozione del bilancio pluriennale e del piano attuativo, oppure di previsioni che non sono ritenute attendibili, congrue e coerenti con i finanziamenti regionali, rilievi tutti che possono essere superati.
Si tratta quindi di una “azione correttiva” finalizzata all’applicazione delle norme in materia di bilancio e contabilità ed all’attivazione di un percorso virtuoso.
Benissimo….però della vicenda dei precari ….nulla….se non la solita notoria crudele fissazione dei soliti noti……