Porta Girevole

il Fondino del 08 Luglio 2012

La Fine del Mondo

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Se c’è una cosa che si può certamente dire è che la fine del  mondo è ogni volta unica.

A ripensare quel che avveniva all’epoca del Berlusconi  Presidente del Consiglio, attorniato dagli unti, si direbbe che la fine del mondo tante volte annunciata e tante volte smentita, apparisse come l’esito liberatorio e senza angoscia, nello stesso tempo l’occasione della catarsi. Comunque appariva unica

Naturalmente quella unicità della fine del mondo era pedissequamente riflessa nella rappresentazione del peggio che ne faceva la parte di Berlusconi, dopo che il Presidente della Repubblica lo aveva posto  davanti all’aut aut. Altra unicità.

Ogni cosa a suo tempo: venne l’ora delle parole, pare adesso in via di esaurimento così come prevalgono gli sguardi persi un po’ di tutti, davanti alla crisi paurosa, epocale e che ancora deve raggiungere il punto critico della escalation.

Se qualcuno volesse vederci un’altra fine del mondo sarebbe sempre unica, la avvertirebbe come unica.

I toni sono apocalittici e duri, almeno in apparenza.  Non si puo' ''fallire sulla legge elettorale. Si arrivi presto in Parlamento perche' il tempo e' scaduto''.  E' l'auspicio che lancia il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, che aggiunge: ''Io credo che la politica farebbe una pessima figura, forse l'ultima, se non riuscisse a fare la riforma''

Altro giudizio non positivo di Giorgio Squinzi sul Governo Monti a cui da appena  la sufficienza, ponendosi  praticamente accanto alla Camusso.

E tuona la nuova Lega: ''Ormai e' chiaro, questo governo vuole la rissa con il Nord. Bene, gli risponderemo per le rime: Fronte del Nord, Piemonte, Lombardia e Veneto, uniti per rimediare ai danni del governo Monti e per mandarlo a casa subito'':  cosi' Roberto Maroni su Facebook, come riportato dall’Ansa.

 ''Invece che tagliare la spesa improduttiva del sud il governo Dracula colpisce duramente la buona sanita' del Nord. Cosi' si mettono in discussione i servizi essenziali ai cittadini, si rischia il bis degli esodati''.

E Bersani non è tranquillo e risponde con il tema “esodati”  come pietra dello scandalo a proposito dei tagli alla sanità, specialmente lì dove funziona.

''Il Pdl non e'un partito a sovranita' limitata che fa da sponda al Pd sui temi della spending review, in cui ogni forza politica fa delle valutazioni autonome''. Lo dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto ma nessuno glielo aveva chiesto e tuttavia aggiunge: ''Noi, in via generale, fermo rimanendo evidentemente, analisi su aspetti particolari, riteniamo che la via maestra sia oltre al taglio della spesa pubblica anche l'abbattimento del debito''.

Con questi umori, queste impotenze, questo linguaggio,  le elezioni a novembre o a aprile e con quale legge elettorale e quali schieramenti?  E quali accordi di governo di cui nessuno vorrebbe prendersi la responsabilità?

Anche questa volta siamo alla unicità della fine del mondo.

Franco Petramala