Agosto anticiperà ogni cosa

il Fondino del 15 Luglio 2012

 Agosto anticiperà ogni cosa

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Stiamo entrando nella fase emozionale.  Si avverte !!

Non cambia nulla per chi perde il lavoro, per chi non ha più speranze di riaverlo, impotente ad affrontare la fine del giorno che coincide con l’inizio del giorno dopo.

Troppa violenza fatta e tollerata da chi non dovrebbe né commetterla né tollerarla, disinteresse per la condizione delle carceri italiane, degrado fino al lazzaretto degli ospedali  dove, specialmente nel mezzogiorno tante persone si curano come in un girone dell’inferno.

La disoccupazione giovanile giunge a numeri inverosimili e non ci sono prospettive.

Le Agenzie di rating fanno il bello e cattivo tempo e nessun governo li limita in queste loro scorribande che mutano improvvisamente gli umori delle borse, dei mercati  e dei risparmiatori. Ma l’aggiotaggio non era un reato?

Improvvisamente “Moody’s” retrocede l’Italia ma contemporaneamente la medesima Agenzia apprezza le politiche italiane. Per non parlare del commercio dei derivati, pratica tuttora fiorente. Incredibile !!

Umorali fino all’osso, i  cittadini possono gridare la loro rabbia, assediati dalle tasse e dai rimpianti;  così non per lo Stato, non per le istituzioni che devono rispettare sempre il  mandato ricevuto.

Raul Castro a Mosca visita la salma di Lenin e si interessa dei sistemi di imbalsamazione forse con il pensiero a Fidel, mentre a Cuba si nega l’esistenza del colera.

Giacimenti di amianto reiviscenti, che non si contano più,  rimanendo a fare bella mostra di sé, le loro polveri libere di scorazzare per l’aire e infettare.

I sondaggi che ieri davano un rilancio verso Berlusconi e quindi del berlusconismo,  oggi la dicono lunga sulla tenuta delle aggregazioni di centro destra:  un  flop.

A furia di dire di “si” per i comprimari del PdL non rimangono che gli stessi malesseri e malumori che Kruscev nutriva per Stalin.  

Tutti possono pensare che la propria vita sarebbe potuta essere un’altra, migliore o peggiore.

La Francia si prepara a riconsiderare il nuovo tracciato ferroviario della Torino Lione. Sollievo per i “NoTav” italiani della Val di Susa. Tutto viene immediatamente smentito, ma la breccia sul “già deciso”  non è chiusa.

Ma non è così per i popoli che devono prendere coscienza dei propri limiti e delle occasioni perdute per proporsi su un progetto per il futuro.

E’ tempo che il Paese riscopra questa ambizione, riprendendo un cammino lungo le virtù civiche e il tempo per conquistarle, la voglia di proseguire il riscatto sociale, la speranza per la riemersione delle aree sociali meno fortunate ed emarginate se non neglette, tuttavia sempre determinanti per i processi di sviluppo.

 

Franco Petramala