25 aprile

Il Fondino del 25 aprile 2012

 

Aspettando Godot e l’UDC.

 

Alla previsione di ieri,  la conferma di oggi.

Berlusconi propone l’alleanza a Casini e Casini teme la fregatura, ovvero la egemonia della destra nell’alleanza.

 L’UDC da sola e distante, mantiene una fisionomia da giocare in uno scenario futuro. Vicina o troppo vicina al PDL, sembra che questo albero più che rimanere con le foglie d’autunno, mostri foglie posticce.

Si racconta che il Casini abbia reagito, non smentendo la possibilità di stare sulla stessa Arca, ma sostenendo che saranno i programmi ed i “pensieri” davanti alla crisi a creare la convenienza della alleanza.

Timido tentativo di resistenza alla attrazione egemonica….!!

Una cosa Casini credo la conosca bene: la prudenza. Va bene stare in una alleanza, ma…finire come gli integralisti croati durante la seconda guerra mondiale - ed un esempio lo abbiamo in Calabria - è troppo e la Chiesa non incoraggerà i cattolici democratici ad essere così privi di scrupoli da avallare la predicazione e la pratica della esclusione di una gran parte di cittadini con strumenti spesso gratuitamente crudeli, in nome del motto sempre suggestivo per alcuni: “credere obbedire combattere”.

La memoria è la memoria e la politica è la politica. Spunti in proposito, da considerare con attenzione, li ha proposti Barbara Spinelli nel suo “Moby Dick”.

Naturalmente questo è un ragionamento non solamente per Casini ma anche per Pisanu, di cui credo di conoscere bene la sagacia e la determinata fede in alcuni valori fondamentali dell’uomo e del cittadino.  

Ma insomma chi ha voluto  e vuole il bipolarismo è davvero convinto che con la legge elettorale di oggi o con quella che ci sarà, se ci sarà, il sistema diventerà tripolare? Berlusconi lo sta dicendo chiaramente a Casini che non sarà così.

A meno che non vada in crisi di collasso l’attuale PD, dividendosi in due partiti, uno neo socialista e uno ad ispirazione cattolico-democratica.

A questo punto “l’Arca” diventerebbe un luogo di aggregazione dove coesisterebbero sensibilità diverse ma in territorio comune, resista o non resista l’UDC.

Se si accetta la domanda: ma…in luogo delle misure attuali per raggiungere l’equilibrio del bilancio dello Stato, quali altre potrebbero esserci?
Alla domanda non si risponde, perché retorica e non  corretta; l’alternativa è recuperare un sistema complessivo più coerente rispetto ai tempi nuovi, uscendo da una cultura collettiva defedata, segnata da comportamenti negativi e disdicevoli, intriso di “non credere” nelle istituzioni, perché a loro volta dimostrano spesso di non svolgere appieno il loro del compito.

L’onestà dei cittadini, nei loro comportamenti si ottiene puramente e semplicemente suggerendo obblighi e volontà, svolgimento di ruoli chiari, senza equivoci, nello spirito di una nuova avventura comunitaria generosa ed ottimista. Ma questo è tema complicato.

Franco Petramala