E’ già avvenuto

il Fondino del 26 Novembre 2013

E’ già avvenuto

 La forza dell’amore è argomento discettato; la sua oceanica trattazione non ha ovviamente confini. Non c’è stupore maggiore in chi viene osservando gli aspetti illimitati di questa profonda verità.

 Di solito l’amore, in particolare quando non è quello religioso, è oggettivo, è verificato, vicendevolmente visitato e mutuato.

 Non così l’innocenza la cui più evidente valenza è la persuasione. L’innocenza persuade, avvolge e coinvolge, suggerisce comprensione razionale ed emotiva insieme, crea un clima ed uno stile di vita, rappresenta il dolce ed il nulla, poi il tutto e la prospettiva della disponibilità umana a capire con l’aspirazione ad essere compreso.

 Ciò però è suggestione soggettiva perché persuade, in fin dei conti, solamente l’innocente !

 Il resto, il mondo, rimane estraneo e la coscienza tracima coprendo tutto, perfino la comunicazione rimanendo unicamente “la vita di dentro”. Ma questi sono temi universali.

 Piuttosto un tema relativistico è quello della opinione.

Sempre diverso, sempre mutevole, sempre condizionato da mille fattori esterni e “storici”, accadimenti psicologici che influenzano anche ciò che terraneamente accade.

Ed è subdolo il riferimento alla considerazione che ci si aspetta.

 Si dice, è una opinione, per significare che può essere una sciocchezza ma per il fatto che è una opinione, può rimanere nel regno delle ipotesi e quindi della vita, che si assume essere, appunto, complessivamente, una opinione.

 Invece la vita non è una opinione. Al più è un accadimento casuale che però non poteva che avere lo sviluppo che ha avuto.

 Lo ha dimostrato Monod, in ambito biologico, ed è incontrovertibile per i riflessi evidenti sugli aspetti fondamentali della vita.

 Ma torniamo alla opinione. C’è qualcosa di astuto, se non di infido, in questa cosa della legittimità della opinione e della sua permissività, della sua validazione ogni volta che si esprime un concetto o una credenza, una cosa dimostrabile o una stregoneria.

L’infido risiede nel fatto che, essendo una opinione, può essere considerata appropriata ancorchè fallibile e quindi fallace.

 Ma lo stesso dire, è una opinione”, peggio “è mia opinione”, mette paradossalmente al riparo da ogni censura, per cui incredibilmente ciò che è insicuro per definizione, incerto e fallace, diventa inappellabile.

 Addirittura inconfrontabile e quindi oggetto di un giudizio senza discussioni.

 Infine si può dire che se c’è un Tribunale Infallibile, esso è quello dell’Opinione.

Quali miserevoli conclusioni !!

 Una innocua opinione diviene certezza tanto forte da essere scambiata per cosa certa, non vera, ma certa….è questo l’importante.

E’ cioè il contrario del dogma, indimostrabile realtà e verità.

 E quanto più le società sono influenzate dal dogma o dal Tribunale Infallibile dell’Opinione, tanto più la vita smarrisce il suo senso, addirittura si smarrisce la consapevolezza della propria missione umana e la direzione dello sguardo inverte e si curva per inevitabilmente tornare indietro a 360 gradi verso l’origine.

E’ la fase della decadenza, la più dolorosa, dove non c’è critica sul dogma o certezze alternative, se non la speranza che venga evitato l’annichilimento.

 Ed è all’opinione che potrebbe adattarsi il verso di Torquato Tasso “ed atterra con lui chi a lui s’attiene. Caggion entrambi, e l’un su l’altro langue, mescolando i sospiri ultimi e ‘l sangue”.*

 E’ già avvenuto: quel che sembrava un falsa promessa, una prospettiva senza fortuna, un tentativo di cambiamento, una evoluzione.

Non fa storia rinverdire la monarchia o valorizzare la oligarchia, né richiamarsi al monachesino e alla “regola”, alle infinite variabili degli adattamenti opportunistici.

 In Croazia, a Plitvice, ci sono 16 laghetti comunicanti, spettacolo di assoluta bellezza, acqua verde smeraldo dove, di salto in salto di laghetto in laghetto, l’acqua si fa più limpida. Da lattiginosa e densa a chiara e fresca.

 La ricerca è quella di un luogo più grande dove cercare il senso della comunità e del vivere la nuova stagione di una società non più appiedata e costretta dalla sconnessione del sentiero a guardar per terra facendo perdere l’orientamento.

 La prossimità dove si può raggiungere la nuova comunità è l’Europa.

 Tutti la riconoscono, non ce ne siamo accorti ma ci viviamo già, in maniera sofferente ancora, ma…..fisiologicamente la viviamo, forse con poco amore ma anche senza nefaste perdute per sempre opinioni.

 Un poco come la storia dei pesci, così come riferita su “L’utilità dell’inutile” di Nuccio Ordine.

 “Ci sono due giovani pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: salve ragazzi.

Com’è l’acqua?  I due pesci giovani nuotano un altro po’, poi uno guarda l’altro e fa: che cavolo è l’acqua? “

  Franco Petramala

  * Gerusalemme Liberata Capitolo Nono  Capitolo nono-32.