Il bastone di bambù

il Fondino del 03 Gennaio 2014

Il bastone di bambù

Evviva Evviva la Fiat ha acquistato la totalità della Crysler americana.

L’Italia ha conquistato una delle maggiori fabbriche automobilistiche d’America, non ha importanza se in crisi da molti anni

Non è vero che gli Italiani sono dei buoni a nulla, sono anch’essi bravi e buoni europei

Ma come ha fatto la FIAT a ottenere il risultato della acquisizione di cotal pacchetti di una delle maggiori industrie? Eppure la Fiat produce a stento e di quel che produce copre misere quote del mercato europeo e italiano. !

Non  sappiamo rispondere con dati di fatto a questi quesiti e di come siano andati o stiano andando veramente le cose.

Ma qualcosa si può dedurre senza fare tanto scandalo.

Uno) non un clima da parrocchia ha consentito alla  Fiat di entrare nel mondo della finanza americana.

Due) la conclusione della attività finanziaria è contenuta nella notizia del giorno 2 gennaio 2014 che ha riservato particolari sorprese o emozioni tranne che nell’aumento del titolo azionario del 15% del suo valore.

Tre) ma per entrare in quel gioco la FIAT non si sarà presentata propriamente con le pezze al culo. Cioè non ha fatto la figura del barbone. Immaginate la scena di Marchionne e Agnelli con le scarpe rotte e vestiti dimessi? loro che depressi appaiono spesso…..

Evidentemente  il portafogli era ben gonfio o almeno tanto gonfio a sufficienza e bastevole da potere sedere alla spartizione del mercato, sebbene in funzioni di risulta. Inversamente al dato occupazionale della Fabbrica Italiana Automobile di Torino. Ricordate la volontà di Fiat di acquistare la Opel tedesca? 

Però si dice adesso: qualche investimento in Italia possiamo e vogliamo farlo. Perché non abbiamo più impegni da affrontare ancora per le operazioni di finanza. Non si confessavano però quando annunciavano ai sindacati investimenti importanti senza termine.

 Adesso qualche milione si può investire per intercettare la convenienza di produrre in Italia e di dare occupazione agli operai italiani licenziati o in cassa integrazione o in mobilità.

Un avvocato molto noto un giorno bussa alla porta dello studio di un quasi suo coetaneo, famoso principe del Foro, per gli auguri dell’ottantesimo compleanno di questultimo.

Si presento con i dolcini di Caflish, storica pasticceria di Napoli e fatti venire apposta.

Il Principe del Foro ringraziò con molto entusiasmo anche se con misura come era d’uso e da laico liberale verso un cattolico conformista disse:

Ma che bel bastone di bambu, dove lo hai trovato, è elegantissimo poche volte ne ho visto uno più bello.

Il visitatore: vedi, gli Indiani saranno poverissimi ed alla fame, ma sanno lavorare dei bambù magnifici.

Erano gli anni della carestia Indiana degli anni ‘60.

  Franco Petramala