il Fondino del 18 Settembre 2018
Il vizietto delle primarie
Da quando qualcuno ha pensato bene, per fortuna, di mitigare gli effetti dei tesseramenti nei partiti, da quando qualcun altro ha voluto introdurre le primarie di partito o di coalizione, copiando sfacciatamente dal sistema elettorale americano, qualcun altro, umettando i lembi della letterina con un messaggino sul “nuovo” per governare, ha inventato le parlamentarie online Tant’è !!
Il presidente attuale della giunta regionale calabrese non se la sente di affrontare le primarie del partito per ottenere un altro mandato, non perché nel PD abbia concorrenti, ma perchè le primarie non avrebbero senso in quanto irrilevanti a causa dello stato residuale di quel partito.
Ecco inventata una quarta modalità per giungere all’agognato traguardo. Si chiamano a raccolta i sindaci della Calabria disponibili che, angosciati per tentare di ricavare qualche finanziamento per dar sollievo alle vita grama dei Comuni, mortificati dalla mancanza di trasferimenti statali, oberati dall’aumento delle competenze e dalla negligenza del sistema che fa capo alla regione e non solo, affluiscono, in pochi o in molti, ad una assemblea targata PD, per fare i testimonial alla proposta di Oliverio presidente per altri cinque lunghi anni.
In questo caso non ci sono elezioni dirette online, semplicemente espressioni di gradimento che i sindaci non avranno potuto partecipare, in genere, alle loro stesse maggioranze. Figuriamoci ai cittadini !.
Stante così le cose siamo di già alla quinta repubblica che scimmiotta non già l’America, come fece Veltroni, ma la vecchia Unione Sovietica della Costituzione del 1936 che accennava alla consultazione dei Commissari del Popolo locali.
Così alla chetichella, come usa ormai per i residui del vecchio comunismo delle libertà e di chissà quante altre cose, i sindaci sottoscrittori, ritenendo di fare un buon servizio, fanno corona al malcapitato. Per la comunità si fa anche questo!!
Almeno passa la nottata della convocazione a Feroleto, domani si vedrà !
Franco Petramala
