Ho letto l’articolo di Agazio Loiero sul Quotidiano del
Sud “Il vero limite della democrazia americana”, suggestiva
descrizione delle dinamiche fra i candidati.
Appaiono nette le preoccupazioni per la contrapposizione
di Trump a Biden. L’evidenza politica americana non
mostra solamente questo; il sistema americano sta mostrando
gravi sintomi di scollamento della cui simbologia Trump si fa
interprete profittando della sovrascrittura dell’andamento
positivo della economia. Quella società è in ebollizione e i
ceti dominanti si preparano a difendersi anche con la forza e la
sfida perfino al senso di umanità (la mobilitazione di militari
ai seggi e l’uccisione di cittadini neri da parte della
polizia).
Dostoievskij scrisse un incipit folgorante di una sua
opera: “…sono un uomo cattivo. Un uomo che non ha nulla di
attraente…… sono abbastanza colto da non essere superstizioso,
eppure lo sono ugualmente.”***
Questa sequenza temo si stia adattando alla immagine
dell’America di oggi; arrogante e tronfia mentre la storia ha
assegnato agli Stati Uniti un compito ed un ruolo di progresso
insostituibile nella cultura occidentale ed europea. Il successo
americano fu la sua attrazione di luogo alternativo alla
negazione della libertà ed al soccorso verso i bisognosi e i
senza lavoro.
Oggi è divenuta possibile la riduzione dei valori etico
politici verso quelli Sudamericani. Potrebbe accadere
l’assimilazione degli Stati Uniti a quei modelli; manterrebbero
un qualche primato economico ma finchè, indebolendosi nelle sue
configurazioni complessive sulle quali furono fondati e
dissolvendosi il “sogno americano”, diverrebbe progressivamente
debole nei confronti degli Asiatici.
Può succedere con questa elezioni che l’America si
allontani dagli orizzonti della cultura politica democratica
europea e per l’Europa sarebbe il disastro e per l’America anche
!!