Ad oggi 21 marzo 2020 di Franco Petramala

il Fondino del 23 Marzo 2020

Ad oggi 21 marzo 2020* 

di Franco Petramala

Le valutazioni sul Quotidiano del Sud di Nella Matta e Wanda Marsico richiamano alla drammaticità dei tempi che viviamo, testimoniando in maniera esemplare i temi dei tempi nuovi e del futuro invitandoci a riflettere per proporre che tutto non abbia i connotati negativi di prima.

Quando l’alta marea della epidemia si sarà ritirata dovremo affrontare i temi, in particolare quello della sanità in Calabria; ma adesso sappiamo che l’intero sistema sanitario, vista la esperienza lombarda, va rivisitato profondamente, ad iniziare dalla riorganizzazione della rete territoriale e della medicina di base, e sarà probabilmente motivo di una presa di coscienza della collettività più consapevole. 

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Il contagio è giunto dalla Cina ed è approdato nell’area italiana economicamente forte che vi aveva avuto le maggiori relazioni d’affari.

a)       Sul totale dei positivi nel mondo il 17% è in Italia   

b)    Ma anche tedeschi e francesi e inglesi e americani hanno rapporti con la Cina eppure la infezione non è approdata in altra parte d’Europa o negli Stati Uniti!

Ma il contagio è arrivato! tanto più che non ha avuto senso essere l’unico Paese europeo a bloccare i voli dalla Cina, non prendendosi la briga di mettere in quarantena chi arrivava qualunque fosse stato l’itinerario percorso per arrivare in Italia.

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c)     Il numero dei morti come si spiega? sul totale deceduti nel mondo il 35% è in Italia ed il 63% di quel 35% è deceduto in Lombardia, mentre i guariti sono circa il 5,03% rispetto a quelli nel mondo

d)    Quindi fatto 100 i deceduti nel mondo il 35% è in Italia mentre i guariti fatti 100 nel mondo sono solamente il 5,03%

Come si spiega ciò dal momento che la valutazione epidemiologica è più o meno identica dappertutto nel mondo??

e)     Si spiega con il fatto che il sistema sanitario lombardo non ha retto.

f)      D’altra parte è di per sé scandaloso il numero esorbitante di medici e infermieri colpiti dal morbo presumibilmente in coincidenza con l’espletamento dei loro compiti di per sé rischioso.   

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Naturalmente è bene non uscire di casa avendo ormai imparato dal Don Ferrante dei Promessi Sposi il quale, negando l’esistenza della epidemia in quanto non materiale e quindi invisibile, si avviava anch’egli alla morte. E tuttavia sta diventando nella percezione della gente uno strumento di distrazione di massa che, pur non essendolo, tuttavia rassomiglia

g)    Il fatto è che pur ammettendo i meriti del sistema sanitario lombardo che  in questi anni ha attratto utilmente milioni di pazienti in cerca di soluzioni diagnostiche e terapeutiche adeguati alla gravità della malattia (ed i Calabresi lo sanno bene !) bisogna dire che la deficienza del servizio sanitario lombardo è stato eclatante specialmente se si osserva il numero dei decessi. C’è il sospetto che al di là della opera meritoria del personale sanitario, l’intero sistema non abbia saputo reagire con “sincronismo” tempestività e prevedibilità rispetto alle esigenze di intervento.

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h)    Diciamolo, hanno saputo fare una sanità efficiente ponendo ad essa più di una attenzione, con le caratteristiche della sanità privata.

i)       La distorsione del sistema c’è stata, dalla originaria impostazione che, anche in Lombardia, vedeva primeggiare la sanità pubblica. Nel tempo tutto è modificato.

j)       Hanno proposto le misure restrittive per tutto il paese, ma nel contempo hanno consentito che molti in un sol giorno si trasferissero dal nord al sud, mentre contemporaneamente aziende lombarde esportano tamponi in USA. Chissà avrebbero dovuto chiedere la cintura sanitaria a tutta la Lombardia!!

k)    Adesso naturalmente chiedono medici infermieri e presidi elettromedicali a tutti, all’estero come anche al Sud. E’ spontanea una domanda: e per tutte le altre patologie? con questa carenza di personale sanitario e con il sistema sanitario del sud e della Calabria da tempo boccheggiante, chi vi si applica?

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l)       Dati recenti: sul totale deceduti nel mondo il 35% è in Italia

m)  Sul totale dei guariti solamente il 5,03% è in Italia

n)    Quel che succede dopo il 21 marzo non ha rilevanza ormai essendo la pandemia tracimata

o)    Troppi medici e personale sanitario risultati positivi

p)    Resta, al di là dell’impegno dei singoli, la distorsione del sistema. I gruppi privati hanno ormai conquistato la maggioranza del cosiddetto mercato della salute sostenuto naturalmente dalla finanza pubblica e, poiché privati, avendo naturalmente sviluppato le prestazioni più remunerative, non hanno realizzato quelle poco redditizie come per esempio le strutture per malattie infettive.

 

Cioè, come sostiene Roberto Napoletano la Lombardia ha operato la scelta di sostenere la sanità privata a scapito di quella pubblica trovandosi in crisi profonda ed impreparata agli eventi di oggi.

 

Franco Petramala

 

* Articolo Pubblicato sul "il Quotidiano" del 23/03/2020 

I dati sono aggiornati al 21 marzo 2020 e desunti da quelli della Protezione Civile e dalla OMS