E’ un film di
fantascienza del 1976 di M. Anderson: sulla Terra, decaduta per
chissà quali accidenti o epidemie o scoppi nucleari, si conserva
in un anfratto una civiltà umana che, pur dimentica delle sue
origini, è tecnologicamente avanzata.
Le classi
sociali sono le classi di età; si celebra ciclicamente la grande
festa della “Rigenerazione” dedicata a quelli della prima
anzianità, prescelti da rigide annotazioni anagrafiche: durante
la festa i predestinati vengono distrutti da raggi laser mentre
roteano appesi ad una corda basculante, felici protagonisti di
quel memorabile giorno. Finchè alcuni scappano dall’anfratto
scoprendo l’ambiente naturale dove ancora vive serenamente un
vecchio con i suoi gatti.
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I laboratori di
tutto il mondo ricercano sui rimedi al Corona Virus che miete
vittime, di più fra la popolazione anziana naturalmente a causa
della comorbilità.
E’ divenuto
perfino noioso ascoltare i bollettini con i numeri dei
contagiati, dei guariti e dei deceduti. A due mesi dall’allarme
non si poteva provvedere a delimitare le “Coorti” di popolazione
a rischio per aree e attività? per seguirne lo stato di salute e
quindi attraverso la “tamponatura” di vasta diffusione
monitorare a campione, il resto della popolazione? I metodi
operativi ci sono e sono quelli per esempio degli screening, ma
potenziati. Così da elaborare un quadro non meramente aritmetico
ma utilmente statistico che consenta una previsione e interventi
di contrasto seppur sempre preventivi?
Accanto alle
inevitabili norme restrittive non si doveva organizzare un
imponente e utilissimo servizio di prevenzione “attivo” per il
monitoraggio del comportamento del Virus prevedendone e
identificandone la dinamica?
I Piani contro le Pandemie, peraltro già sperimentati per la
“Suina” e la “Aviaria” non dovevano essere riposte nei cassetti
senza utilizzarne le indicazioni ….!!!!