Sabino Cassese al Meeting di Rimini ha dato una sua lettura
della condizione dei Partiti, delle Regioni e dello Stato:
“i partiti sono morti un quarto di
secolo fa”.Le Regioni hanno bisogno
urgente di un tagliando e quindi di una messa sa punto dopo 50
anni; si dividono in Regioni che camuffano tentativi di
secessione e Regioni che subiscono emarginazione e inefficienze
gravi senza reagire nel silenzio profondo delle loro
rappresentanze politiche.
“Lo Stato ha di fatto interrotto le relazioni con le Regioni” ed
i corpi intermedi, aggiungiamo noi. Dai giudizi di Cassese sono
assenti i Comuni che, pur angustiati dal dover provvedere a
oneri gestionali sempre in aumento e senza risorse né proprie né
derivate, messi in crisi dalla riforma Bassanini, sembra
tuttavia che continuino a rivestire un ruolo primario per il
cittadino, rimasto come isolato dalle altre pratiche della
politica.
I processi di revisione dei centri decisionali di Draghi stanno
portando ad una sorta di Commissariamento delle funzioni
realizzative delle misure da attuare con il PNRR, così come
sostiene Cassese.
E se fosse utile e vantaggioso ripartire dagli Enti Locali,
rivitalizzandone le funzioni, per assorbire quelle sclerotizzate
di altre istituzioni che in tutti questi anni, dal regionalismo
in poi, hanno fatto man bassa di influenze senza risolvere un
bel nulla, in particolare al Sud?