Mi trovavo di visita ad un forum di medici. Assegnato ad
intervenire e senza pensarci due volte:” Oggi non esistono
solamente medicine reclamizzate, esistono anche patologie
sponsorizzate”. Interpellato, non avevo argomenti!
Nanotecnologia, biotecnologia, informatica, scienze cognitive
fanno parte della quotidiana comunicazione. Il Rinascimento fu
occasione di nuovo Umanesimo e reciprocamente; l’uomo si
avventurò a navigare ed a rinverdire la sua curiosità per
l’etica e l’estetica, mentre albeggiava il
Sociale.
Oggi, Era delle
Nanotecnologie ecc.…, si conferma la voglia di saperne di
più ma è come si volesse delegare proprio a quelle attività
scientifiche il ruolo che il Rinascimento aveva assegnato alla
interiorità dell’uomo.
Qualcuno in una “Lettera alla natura” **, nel
ringraziarla per ciò che ha fatto, la rimprovera di esser stata
maldestra e responsabile di difetti e sofferenze che invece,
grazie alle tecnologie ed alla medicina, l’uomo può correggere.
La promessa di felicità è umana sicché fa intravvedere un
Post Umanesimo.
La storia dei diritti umani include che non ci siano uomini nati
con una sella sulla schiena e uomini nati con gli speroni e
stivali***. E se oggi nessuno mostra di
professare (chissà!) una di quelle modalità di nascita, una
domanda è legittima: continueranno ad essere i “diritti”
occasione di aspirazioni e quindi di lotte sociali?
A chi destinare le mirabilie scientifiche, senza tentazioni di
speculazioni economiche? Forse è il tempo della costruzione di
una nuova forma di costituzionalismo planetario? Ne ha parlato
Papa Francesco in Canada. E Mario Sirimarco, Filosofo del
Diritto ha sottolineato come il “Fratelli Tutti” riveli la nuova
frontiera delle sfide globali e collettive per un nuovo “diritto
naturale” dalla emergenza ecologica a quella sanitaria e a
quella sociale.
Saranno disponibili in tutti i continenti progetti e risultati
di questo Post Umanesimo?