Il Coraggio  di Franco Petramala

il Fondino del 09 novembre 2022

Il Coraggio*

di Franco Petramala

È il titolo di un film di Domenico Paolella del 1955 …con Totò e Gino Cervi. Totò disperato si lancia nel fiume volendo farla finita con una vita di stenti. Interviene per caso un passante, Gino Cervi, che con coraggio si tuffa nel fiume salvando il poveretto. Compiuto il gesto di cui si compiace, accompagna a casa propria Totò per prestargli le prime cure; nelle ore successive la famiglia del “salvato” si precipita a casa del “salvatore” per visitare il familiare, ma rifiutano, nelle ore successive, di uscire dalla casa del Cervi e si ritagliano lo spazio vitale di una ospitalità forzata in casa del facoltoso soccorritore.

La vicenda somiglia a quella prefigurata dal trattato di Dublino entrato in vigore nel 2013 (nelle sue varie stesure e vicende fra stipula e ratifica tutte le parti politiche italiani sono stati coinvolti). Dio abbia in gloria come si dice chi ha escogitato questo infernale meccanismo per cui lo Stato di prima entrata del migrante è unico responsabile della sua sorte. Nulla prevedendosi chiaramente sulla eventuale ricollocazione sul territorio europeo.

Il film è uno dei più popolari dei celebri attori e la storia è divertente perché paradossale. La realtà è invece tragica in quanto nessuno è riuscito a rinegoziare il Trattato, né governi di destra né di sinistra; le soluzioni non ci sono se non, almeno quelle che interessano il territorio italiano, di trattenere i malcapitati il tempo necessario per inscenare il reiterato pugno duro verso emigranti e soccorritori in mare mostrando i muscoli all’Europa, e salvandosi così l’anima con atteggiamenti “caritatevoli” e sostanzialmente ipocriti, in attesa che la vicenda si risolva da sola, si “sgonfi”, in attesa, caso mai, dei soliti interventi della magistratura in funzione di supplenza al potere politico e di governo.

Lo spettacolo nella sua tragicità è obiettivamente indecente ed osceno perché interessa persone innocenti nel loro bisogno, a cui si impone una sofferenza sicuramente di tortura.

 

Franco Petramala