|
|
|
|
|
|
|
il Fondino del 26 agosto 2022
La Ghigliottina senza sangue
di Franco Petramala
Scrivevamo qualche giorno fa della “Partitocrazia senza Partiti”
ricordandoci dell’Arbasino di molti decenni fa che intitolava
per l’Italia “Un Paese senza”. Siamo alla vigilia delle elezioni
con il sistema più perverso che si potesse escogitare e se pure
ognuno abbia in mente un voto per simpatia personale, viene la
voglia, e come se viene !!, di
astenersi dal voto:
Unica alternativa al
posare, consenzienti, il capo sul cippo del boia.
È irrisolta in questo Paese la lotta, tradizionalmente in forma
manichea, fra potere dello Stato e potere delle classi sociali
prevalenti, risoltasi spesso con esiti di sopraffazione.
Irripetibile, dal secondo dopoguerra, la volta dell’affermarsi
della capacità politica di comporre interessi più vari e reali,
per costruire uno Stato intelligente ed avveduto al servizio
della società votata alla libertà dovunque e per ogni aspetto,
non per indebolire lo Stato ma per dare ad esso una funzione
democratica e di progresso civile.
Poi la rottura di quell’equilibrio ed oggi siamo senza una
prospettiva. Anzi!! Le esigenze dello sviluppo avrebbero
suggerito a Bruegel le scene della comunità brulicante per una
sorta di vendetta della
pianura verso la montagna e le aree interne, unica economia
conosciuta all’inizio del 1900, come spesso mi fa osservare
Peppino Aloise: anche
nel mezzogiorno o soprattutto.
Oggi è stata diffusa una interessante riflessione di don Francesco Savino, Vescovo di Cassano, sulla “Questione del divario civile e delle aree interne. Le implicazioni per la comunità cristiana”. *
I temi sono complessi tuttavia necessita affrontarli e che la
Chiesa se ne faccia carico è incoraggiante, proprio perché in
prossimità di minacce allo viluppo, anzi in epoca di sacrifici
prossimi. Sarebbe il
tempo che invece di inchinarsi alla ghigliottina, la società
riscoprisse il meglio di sé ed il coraggio di affermarlo.
Franco Petramala
* www.diocesicassanoalloionio.it