Nel mezzo delle crisi internazionali per
l’energia e per le bombe si è pensato bene di interrompere i
lavori per affrontare una economia di guerra o quasi.
Sono state indette nuove elezioni, senza
scrupoli o riflessione. Senza emozioni nel periodo elettorale e
senza emozioni ne viviamo gli esiti. Un annoiato scontato gioco
di società come dire elezioni da cartoni animati, senza pathos e
senza attese. Ne sono dimostrazione le astensioni record dal
voto e chissà, elezioni anticipate per il rischio di dovere
adottare una nuova legge elettorale proporzionale al posto della
vigente francamente indecente. Predomina l’Indifferenza anche al
cannibalismo fra i
così detti alleati a destra come a sinistra. Si intravvede molto
poco il collettivo e prevale la
voglia di scolorire e
scolorirsi, sempre avanti i diritti e mai i doveri.
E’ prevalsa numericamente la destra e gli osservatori stranieri
si affrettano a dire la loro, a volte preoccupati a volte più
diplomaticamente; in verità la destra si sta affrettando a non
apparire destra così come la sinistra in tutti questi anni si è
affrettata a non mostrarsi di sinistra, con “genialità assoluta”
confermando gli equivoci di cui da anni si nutre.
L’assistenzialismo, pur sacrosanto, non può essere considerato
una spicciativa misura di politica economica così come il bene
comune una provocazione del populismo.