Aldo Moro e Giuseppe Capograssi di Franco Petramala

il Fondino del 31 maggio 2022

Aldo Moro e Giuseppe Capograssi

di Franco Petramala

Di Aldo Moro, ancora ricerchiamo “verità” sul suo rapimento, sulla desolazione del suo sequestro. Di Moro sono state valutate le sue sintesi politiche e ben visibile è la sua opera scientifica. Poco si conosce della sua ispirazione culturale, quella appresa e consolidata dagli anni della sua formazione culturale ed etica dall’epoca della frequentazione degli ambienti della FUCI e dei circoli Montiniani, interessato come era alla questione del rapporto cristianesimo-modernità che tanto ha occupato la sensibilità del cattolico del ‘900 e alla cui attualità ognuno dovrebbe ispirarsi.

In un certo senso parallelamente corre la vicenda umana del filosofo di Giuseppe Capograssi, dedito allo studio della “esperienza comune” che mette al centro l’individuo con la sua vita, i suoi bisogni essenziali, il suo percorso nella vita etica nella prospettiva cristiana della speranza.

Di lui ricordo costantemente l’efficacia dell’articolo “Obbedienza e Coscienza” che mi fu consigliato da un Gesuita amico intimo di Aldo Moro, soprattutto nella esaltazione della concretezza del “campare”, splendida espressione italiana che racchiude la eticità del compito del cristiano.

In entrambi “l’esperienza comunitaria” da senso al concetto della giuridicità delle azioni e quindi della “giustizia”, da cui la sofferenza quando essa è utilizzata malamente.

Perciò interessante il recente breve saggio di Mario Sirimarco “Aldo Moro e Giuseppe Capograssi. Quale rapporto filosofico?”, pubblicato su “Sintesi dialettica”.

  https://www.sintesidialettica.it/aldo-moro-e-giuseppe-capograssi-quale-rapporto-filosofico/

 

Franco Petramala