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il Fondino del 04 gennaio 2023
A proposito di Habermas
di Franco Petramala
Francesca Rigotti ha recensito su (www.doppiozero.com) gli ultimi saggi dell’ultimo filosofo/sociologo della
Scuola di Francoforte: il primo sulla sfera/opinione
pubblica dovuto all’introduzione dei media digitali; altri due
sulla così detta
democrazia deliberativa. Convince la classificazione in
Pubblico/Privato, riferito il primo al Digitale ed il secondo
alla Stampa. Per utilizzare la Stampa era ed è necessario sapere
leggere ed imparare a farlo; la digitalizzazione consente la
diretta comprensione o, più realisticamente, favorirebbe la
sensazione del comprendere. Per Habermas «come la stampa ha reso
tutti potenziali lettori così la digitalizzazione può rendere
tutti potenziali autori”.
Da qui alcuni spunti per alcune riflessioni. È proprio la
digitalizzazione che comporta alcune involuzioni nelle
percezioni politiche. I fatti di Ucraina come i fatti di Iran o
come le vicende dei migranti, vengono percepiti da spettatori
diretti, come quelli delle tragedie greche: non sul proscenio
certo, ma testimoni dei messaggi del Coro. Invece oggi prevale
la frustrazione, avvertendosi la marginalità dell’essere
spettatori. Vorremmo esserci di più ma siamo sospinti indietro;
nessuno abbia occhi per vedere direttamente!! Come per i lager
libici. Ci eravamo illusi di potere essere potenziali attori ed
invece regrediamo perché la democrazia si è nel frattempo
ridotta a “delibera” (Habermas), «decisione presa dopo
discussione ma segreta».
La segretezza delle decisioni comporta ovviamente la censura di
ogni forma di dissenso esplicito. L’abolizione della segretezza
sembrava essere la frontiera della liberazione democratica ed
invece siamo ricascati nell’ ombra della segretezza e la
politica diventa forte se opera nel clima del complotto. La
democrazia non è così uno stato di salute come ci si augurava,
piuttosto è un farmaco somministrato con accortezza, da tenere
in luogo fresco e asciutto, appunto come un farmaco, per
mantenere in vita un organismo bisognoso di cure!
Dalla “Stampa al digitale”, un analogo passaggio dalla Scrittura
alla Stampa. Come la Stampa ha reso tutti potenziali lettori,
così la Digitalizzazione sta rendendo tutti potenziali autori
(Habermas): la delibera è «decisione presa dopo discussione»: da
libra, la bilancia a bracci, valutare, soppesare il delicato
equilibrio tra interessi privati e bene pubblico.
Cosa dedurre? Finché i partiti e le organizzazioni sociali
serpeggeranno negli anfratti di una decadenza che dura da un
minuto dopo la Rivoluzione Francese, le sensazioni saranno di
minaccia alla democrazia e ci interrogheremo sul suo valore e
sul suo indebolimento, sulla sua permeabilità alla stanchezza ed
alla scorciatoia della dittatura e delle sue mille forme,
compresa quella della
democrazia deliberativa. Che strano, nel clima di libertà è
nato lo stato di diritto; è lo stato di diritto a regolamentare
la segretezza delle decisioni con le deliberazioni, forma
residuale del funzionamento della democrazia.
Franco Petramala