Vecchiaia e Vecchiezza dell’Homo Sapiens   -  di Franco Petramala

il Fondino del 27 marzo 2023

Vecchiaia e Vecchiezza dell’Homo Sapiens

di Franco Petramala

C’è l’età della vecchiaia e quella della vecchiezza. La vecchiaia si misura in numero di anni e la sua durata è prevedibile, più o meno. La vecchiezza non offre il privilegio di quella prevedibilità. Arriva e basta! Gli ottimisti pensano alla contemporaneità dei due vissuti, i pessimisti ad anticipare la vecchiezza rispetto alla vecchiaia. Chi è realista distingue l’una dall’altra.

L’Homo Sapiens non pare tanto vecchio, sperimenta ancora viaggi extraterrestri, gode ancora di droghe d’ogni genere, vive del bullismo delle minacce belliche e nucleari e della sicumera dei poteri finanziari. Di recente si avverte che la vecchiezza prevalga sempre di più: stanchi del vicino o semplicemente del simile più di prima, stanchi di avere responsabilità preferendo trasferirla a fredde istituzioni, stanchi del valore religioso della vita, stanchi della democrazia.

A parole questa ultima in tanti la difendono ma vorrebbero farne a meno perché, dove c’è, si avverte sempre più faticosa. Anche se davanti alla decisione del suicidio, un pentimento ultimo induce a non andare oltre ed a rinviare, in modo da far coincidere la vecchiezza con la vecchiaia, ma per quanto ancora?

Così si va avanti in attesa che l’Homo Sapiens si autodistrugga, inconsapevole. 

Franco Petramala