L’Agenzia “La Cnews24” a firma di Massimo Clausi ha riportato
che presso l’Ambasciata degli Stati Uniti in Roma, Carlo
Guccione, autore di un libro-inchiesta sulla Sanità calabrese ha
avuto un incontro sul tema. Se alcuni Americani mostrano
interesse per la sanità calabrese non è, almeno pare, per
ricavarne spunti per rendere più efficiente il loro sistema.
Qualcuno pensa invece ad un interesse di qualche fondo
finanziario disposto a fare shopping nel campo delle attività
sanitarie, come nel recente passato è stato fatto per i
Laboratori di Analisi. Cioè di comprare bene e quale migliore
occasione di una sanità calabrese non in grado di rispondere
alle esigenze minime della popolazione? Si fa così per abbassare
i prezzi, no?
I medici cubani pare abbiano superato l’asticella del primo “ma
è o’ vero?” E non credo che se tanto mi da tanto si proseguirà
semplicemente con l’aprire l’accesso agli infermieri e
infermiere, stavolta provenienti anche da altre parti del mondo.
Potremo giocarci, nel prossimo futuro, il servizio sanitario per
tutti. Come si dice da spennare c’è rimasto così poco che i
Lazzaroni si stanno dileguando, meglio riscoprire l’aspirazione
e la profezia del Costituente Finocchiaro Aprile che proponeva
l’aggregazione agli Stati Uniti d’America della Sicilia e del
Mezzogiorno. Nel 1946 era sembrata una follia ed infatti si
scartò l’ipotesi; ma nel 2023 chissà…O’ veramente?