L’Ordalia e il Fascismo - di Franco Petramala

il Fondino del 23 aprile 2024

 

L’Ordalia e il Fascismo

di Franco Petramala

Qualcuno dice: Il Capo del Governo non asserisce di essere Antifascista. E Lei ribatte che è contro ogni totalitarismo. Qualcuno dice che l’importante è affermare di essere antifascista anche se solamente per convenienza. Sostenendo che in politica la doppiezza ci sta.

Qualcuno dice che comunque il Governo intero ha giurato sulla Costituzione che riconosce i valori fondamentali antifascisti del nuovo Stato repubblicano.

Giordano Bruno non rinnegò le sue convinzioni, né Galileo anche se alcune sfumate ammissioni di abiura lo salvarono dalla morte. Spinoza non rinnegò anche se dovette fare l’ebreo errante per sfuggire alle persecuzioni e Campanella rimase nelle sue luminose convinzioni pur subendo torture e carcere durissimo.

Al cardinale Bellarmino, Capo della Inquisizione, per esempio, non interessava una abiura farlocca e formale; interessava che i testimoni dei loro pensieri mostrassero a tutti la ortodossia delle loro teorie.

Davvero si vogliono porre steccati al fascismo negato o realmente strisciante utilizzando le formalità di una banale ordalia? O non si ha il dovere di denunciare al popolo fatti e atteggiamenti da osteggiare perché non si tracimi verso atteggiamenti fascistici?

Questo sì che sarebbe compito e dovere dei Partiti democratici, senza nascondimenti.         

Franco Petramala