Tommaso Montanari ed io la pensiamo allo stesso modo. Tommaso Montanari, Corrado Formigli e io la pensiamo allo stesso modo. Tommaso Montanari, Corrado Formigli, Don Mimmo Battaglia ed io la pensiamo allo stesso modo. Montanari, Formigli, Don Mimmo, Sergio Mattarella e io la pensiamo allo stesso modo. Montanari, Formigli, Don Mimmo, Mattarella e Jorge Bergoglio (prima di tutti e io la pensiamo allo stesso modo. Tommaso Montanari è uno storico dell’arte e saggista. Corrado Formigli è un noto giornalista, Don Mimmo Battaglia è un prete che dall’inizio del suo sacerdozio si è impegnato strenuamente a favore dei più deboli. oggi Cardinale della Chiesa di Roma. Jorge Bergoglio è quel grande Papa scomparso solo alcune settimane fa e che di quella Chiesa ha fatto la casa di tutti, per accogliere e abbracciare tutti gli esseri umani. Sergio Mattarella è un politico italiano, Presidente della Repubblica Italiana, uomo delle istituzioni che ha sempre servito con dignità e onore, battendosi per la difesa della libertà e il rafforzamento della democrazia, per la costruzione di un’Europa libera, autonoma, democratica. E poi ci sono io, Franco Cimino, un padre, un docente, un militante politico e oggi un attivista dei diritti umani, un cristiano “appartenendo” alla Chiesa cattolica.
Se un Papa, un Cardinale, due comunisti diversi o socialisti autentici e un democristiano immodificato come sono io, sulla drammatica situazione di Gaza dicono e pensano la stessa cosa, anche con linguaggi necessariamente diversi, e cioè che su quella lunga striscia di terra bellissima accanto al mare stupendo si sta consumando un vero genocidio rubando la terra ad un popolo intero. Da due anni l’esercito di Israele sta attuando una carneficina e un’azione continua contro ogni diritto umano e civile. Un’offesa imperdonabile contro la vita, distruggendola, fra l’altro, a chi dalle religioni e le costituzioni, vengono considerati intoccabili per qualsiasi motivo: i bambini, le donne. Un attacco feroce contro la vita, una storia, una cultura, un popolo, milioni di esseri umani, che non può essere giustificato, compreso o accettato, con la vecchia motivazione di difendere i propri confini. E neppure con quel rancore cieco, a motivo di vendicare i tanti ebrei uccisi e sequestrati dai terroristi di Hamas, che con l’orrore del famoso “sette ottobre” hanno iniziato, con una strana impreparazione dei servizi segreti israeliani, la più anomala delle guerre.
Quella che ha un sapore più amaro delle guerre classiche, per il veleno dell’odio sputato sulla storia di un popolo e sull’anima di una storia che da cinquant’anni non si fa cancellare per poter diventare respiro vitale, che restituisca vita alla vita, terra alla terra. Che i figli di chi è morto per difendere quella terra diventi finalmente Stato! Lo Stato libero e indipendente della Palestina.
*Dallo scritto di Franco Cimino: “Hanno ancora paura e interesse a pronunciare quella parola mentre un popolo muore”.
