Alla morte di Abramo

di Franco Petramala Abramo era molto vecchio e la moglie Sara da tempo non era fertile poichè era anche lei…
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di Franco Petramala

Abramo era molto vecchio e la moglie Sara da tempo non era fertile poichè era anche lei molto avanti negli anni. Abramo voleva un figlio e si accoppiò con la schiava Agar e così nacque Ismaele. Un giorno però Sara rimase incinta e nacque Isacco. Alla nascita del figlio “legittimo” Sara pretese da Abramo che venisse scacciata dalla casa Agar ed il figlio Ismaele e per essi non ci fu che la peregrinazione nel deserto. Da allora la progenie di Abramo subì il risentimento più doloroso del ripudio. La semplicità di tale narrazione ha spesso offerto la ragione “geometrica” delle differenze fra Ebrei e Palestinesi e della loro difficilissima convivenza, fino alle atrocità sulla striscia di Gaza. Anche a me è capitato di ripercorrere le scelte sciagurate risalenti ad Abramo.

Di recente però mi è capitato di leggere un saggio di Yeshayahu Leibowitz su un Midrash, cioè una interpretazione non letterale della Bibbia, per dubitare di quella narrazione.

Abramo, dopo la morte di Sara, procurò che il figlio Isacco sposasse Rebecca. Contemporaneamente Abramo, pur essendo avanti negli anni, prese un’altra moglie, di nome Keturà che gli diede altri figli. Solamente allora Abramo morì e fu sepolto dai suoi due primi figli, Ismaele e Isacco insieme.

I due figli di Abramo, dopo la morte del padre si ritrovarono sulla stessa terra. Abramo, all’insaputa della moglie Sara, si era già recato due volte nel deserto per visitare Agar ed il figlio Ismaele, per conoscere le loro condizioni di vita e quelle delle mogli di quest’ultimo, Issa che poi fu il nome della moglie più giovane di Maometto e Fatima la figlia di Maometto.

Ma ci sarebbe dell’altro: La moglie che sposò Abramo dopo la morte di Sara non era altri che Agar. E chi tornò a riprendere Agar, dopo la morte di Sara, per riportarla al cospetto di Abramo? Fu proprio Isacco per riparare l’ingiustizia patita.

Non ci sarebbe dunque nulla di ancestrale nell’odio fra i due popoli. Il conflitto risiede unicamente nella sopraffazione del forte sul debole e nella violenza a tutela di interessi da una parte e dall’altra. Nulla di misterioso.

Franco Petramala

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