È l’ora della follia.

di Franco Petramala L’Ucraina è aggredita, torturata da più di tre anni dai bombardamenti di una Russia che pretende vaste…
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di Franco Petramala


L’Ucraina è aggredita, torturata da più di tre anni dai bombardamenti di una Russia che pretende vaste parti del suo territorio. Trump elabora un piano di pace che appare scritto a quattro mani con Putin con relativo ultimatum a Zelenski (27 novembre).

È l’ora della follia, a cui l’Europa assiste quasi senza reagire.
Era Nerone che accusava i cristiani di aver incendiato Roma? si capovolgono le responsabilità, secondo i messaggi della comunicazione suggerita da Goebbels, il gerarca nazista. E le vittime continuano a bruciare nel silenzio.

Le democrazie europee balbettano. L’Europa sembra priva di memoria storica, paralizzata da stanchezza e dalla mancanza di leadership, evanescenza che si maschera da prudenza. Si scrive pace ma si legge “realpolitik” o politica delle convenienze.

E la parola “pace”, così nobile ma così svuotata, appare solamente come una firma in calce a una resa. La storia ci ha già mostrato che si è cominciato con una concessione, con un compromesso “temporaneo”, con una giustificazione apparentemente razionale. Forse la vera follia non è soltanto nella guerra, ma nella abitudine ad essa. L’orrore della distruzione dell’Ucraina non indigna.

Dovè la mobilitazione popolare per difendere l’Ucraina? Cosa trasmette al popolo italiano la politica, soprattutto quella della opposizione? Si capisce di più una maggioranza che sostiene un governo che ha scelto di barcamenarsi ma non si capisce l’opposizione che è più libera di scegliere, senza ricorrere alla comoda follia del silenzio fatta di sostanziale neutralismo.

Franco Petramala

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