Quando nei pressi dello stadio odo urla imprecazioni e gran rumore penso che è meglio che ciò avvenga per una partita di calcio che per una guerra. Diceva Bertrand Russell. I venti di guerra devono fare riflettere l’Europa sul futuro. Non è l’unica a doverci pensare, certo, ma è la più titolata in ragione della sua civiltà.
Il Capitalismo si sviluppa orgogliosamente liberale, un tutt’uno con la Democrazia moderna e lo Stato di Diritto. Oggi il Capitalismo non è nel suo elemento naturale del liberalesimo e nessuno può affermare il permanere del principio di concorrenza e di ossequio ai diritti civili e quindi di libertà, assorbente come è la funzione finanziaria in poche mani ed il controllo daziario del commercio come era molto prima della Rivoluzione francese del 1789. Sicchè Il Capitalismo ben può rinunciare alla Democrazia.
Esso sceglie di essere assistito da Oligarchi ad est come ad ovest, pieni di soldi, che hanno avuto la ventura di governare le tecnologie della comunicazione. Tutti convinti che sommamente essenziali sono i servizi, non importa se gran parte della loro funzione sia virtuale. Marginale può considerarsi il manufatturiero nel mondo della produzione e quindi del lavoro: maggiore è la immaterialità dei processi produttivi e sociali, tanta maggiore sarà la “felicità” e il benessere, da cui le prospettive esistenziali dell’uomo!
Tuttavia per gli Europei è divenuta impensabile la rinuncia allo Stato di diritto, al Capitalismo. alla Democrazia, dal tempo della rinascenza dopo la guerra, malgrado elementi minacciosi inducano alla decadenza dell’etica, evidente per alcune prassi dei poteri istituzionali, in un ambiente sociale francamente come rassegnato ed indolente.
