Nel dormiveglia accaldato di queste notti mulinava una parola
con altre: la quarantena. Un’immagine si sovrapponeva, quella
suggerita da un testo di
Vincenzo Ziccarelli, appunto “La Quarantena” che avrò letto
appena pubblicato tanti anni fa. Di Vincenzo, nei radi nostri
incontri e in quelli più frequenti nel suo ricordo, tenace mi
resiste la sensibilità e la religiosità sofferente dipinte nella
sua vita. Tanto autentiche che la sua vicenda umana non avrebbe
potuto mai dirsi letteratura.
Ho riletto quel libro, ormai introvabile se non presso un amico.
Prima della letteratura e del cinema, Ziccarelli era ricorso
alla metafora di ciò che non è terrestre per spiegare la realtà.
Cosus l’Uraniano,
aveva fatto amicizia con un umano in quarantena e raccontava che
nel suo mondo i regimi erano andati in crisi; non si poteva
parlare né di decadenza della democrazia né di democratura ma
unicamente di “Autodittatura del Popolo”. Una forma di governo difficile da
immaginare ma così conveniente che nulla, compresa la
distruzione del pianeta, poteva impedire che la gente
apprezzasse.
Gli Uranici sopravvivevano perché quando capivano disprezzavano
e quando non capivano erano d’accordo, in questo terrestri
davvero !! finché scoppiò una epidemia e blocchi rivali si
accusavano a vicenda delle peggiori nefandezze.
Gli Uranici infine volarono fuori dall’orbita terrestre e il
nostro continuò il suo peregrinare fra le miserie umane, in
quarantena su una nave alla deriva.
Franco Petramala
P. S.
Quarantena che non impedì a Ziccarelli nel 1976, all’epoca
Presidente della Provincia di Cosenza di chiudere il Manicomio
di Nocera Inferiore di cui quell’Ente era gestore insieme ad
altri. Non solamente, quell’esempio mi motivò, quale
Responsabile delll’ASP di Cosenza nel 2009, a supportare la
chiusura del Papa Giovanni di Serra d’Aiello, ordinata dalla
Procura della Repubblica di Paola, Dott. Bruno Giordano
Procuratore e dott. Eugenio Facciolla Sostituto, per ridare
dignità agli ospiti di quell’Istituto.