Vincitori e Vinti Di Paolo Cosentini

il Fondino del 19 Agosto 2019

Vincitori e Vinti

di Paolo Cosentini

Mentre si evolve la fase politica della così detta crisi di governo, si dovrebbe riflettere, proprio ora, sulla pervicace volontà delle Regioni del Nord, sostenute in questi anni da tutto il sistema partitico, da destra a sinistra, nell’assumere iniziative ispirate all’autonomismo” di quei territori.

Contemporaneamente si dovrebbe seriamente riflettere sulla insipienza ormai quasi trentennale della classe politica meridionale e quindi della sua classe dirigente, come inebetita di fronte alla crisi dovuta al venir meno del clima di solidarietà nazionale ed all’impoverimento della condizione economica e sociale del Sud: sicché nel frattempo è stato vistosamente incoraggiato parassitismo ed affarismo, spesso a vantaggio di classi dirigenti imperterrite a lucrare nel proprio.

Questo il tema posto da Franco Petramala in un suo articolo che richiamava il messaggio di Sturzo “il Mezzogiorno salvi il Mezzogiorno”; il messaggio di Sturzo è del 1923 e malgrado avesse prodotto nel dopoguerra effetti straordinari, pur con molte carenze, è tuttora attuale in assenza del clima di solidarietà nazionale perfino minaccioso della stessa unità nazionale.

Né si evitano i dilemmi né si cela la realtà offrendo messaggi sovranisti che in genere illudono ma non risolvono.

C’è da richiamare invece le responsabilità proprie dei meridionali essendo di cortissimo respiro la tendenza ad indicare unicamente in un “ideologico egoismo” nordista il responsabile dello stato attuale di disagio profondo dei territori del Sud Italia per oggi e per domani.

Probabilmente è vero che, malgrado i sostegni dell’epoca della solidarietà nazionale, negli ultimi decenni non hanno avuto successo o almeno i successi sperati, tanto da aprire una reale ed europeistica prospettiva di sviluppo delle regioni del Sud, con le differenze del caso fra regioni e regioni.

E poiché nel Mezzogiorno di Italia più ancora che in altre parti del Paese la classe dirigente ha una funzione ed un ruolo dirimente e decisivo nei processi sociali, c’è da augurarsi il cambiamento sul ruolo e quindi sugli interpreti dei quei ruoli.

Il tema non riguarda questo o quel partito né le rivalità politiche partitiche o meno, né riguarda puntigliose contrapposizioni fra Nord e Sud, ma complessivamente interessa il sistema politico del Mezzogiorno, poiché l’alternativa è la rassegnazione al declino definitivo di questa parte del paese.

 

Paolo Cosentini