Il Ritorno di Menenio Agrippa di Franco Petramala

il Fondino del 23 Maggio 2019

Il Ritorno di Menenio Agrippa

di Franco Petramala

Quello che una volta si chiamava la borghesia ed il ceto benestante, non è vero che si sia dissolto perché divenuto molto debole: è’ un luogo comune.

I “poveri cristi” avevano a fatica raggiunto benessere e certezze nel futuro mentre oggi sono ridiventati poveri, a volte molto poveri.

I benestanti, come felici emigranti, hanno preso il volo da tempo affidando i loro più immediati interessi ad un ceto politico falsamente popolare, spesso abile solamente nell’arte del ladroniggio, compenso per il loro impegno di sostituti.  

Contemporaneamente tutto ciò che era “bene comune” sta svanendo ( stato sociale, lotta per la piena occupazione, sviluppo, welfare… per esempio), e si ampliano le disuguaglianze sociali e territoriali e le periferie urbane e rurali languono nel bisogno di tutto, specialmente nel Mezzogiorno. Private di ogni potere economico e politico le classi popolari sono destinate ad uscire dalla storia.

Tuttavia insieme ad esse anche per la borghesia di sopra vale l’episodio del Menenio Agrippa antico romano, poichè si è aperta l’epoca della decadenza di tutti, proprio di tutti.

Sono le periferie a doversi impegnare per sollecitare in maniera autentica l’emergere di una nuova rinascenza dei valori etici della politica e delle rivendicazioni popolari che riguardino l’intera società.

Non recuperando superati criteri di distinzione ma interpretando ruoli e prospettive di maturità politica fatta di speranze in contesti moderni, riformatori quanto si vuole, ma custodi delle conquiste etiche e di civiltà che sono nostre.

                       

Franco Petramala