Trattato Italo Francese di Franco Petramala

il Fondino del 27 Novembre 2021

Trattato Italo Francese

di Franco Petramala

Palazzi alti alti di ferro e cemento dove abita il denaro, confini fra stati che scompaiono e ricompaiono con il vento all’indietro, fischia sinuoso infido e traditore. Pressappochismo e indecisioni: finora la Unione Europea.

Essa infine riappare dalla nebbia pur se ultimamente ormeggiata nel profondo del sogno. È la voglia di ritenerla unita questa Europa, fuori dal gioco egocentrico di conquistarla e asservirla a chicchessia come sostiene Draghi.

L’idea di Europa unita ispirava dapprima Carlo Magno e poi Federico II° *, ispirati dalla universalità cristiana, finché quella idea non è rimasta impigliata tragicamente nelle politiche tedesche e nazistiche della prima metà del secolo scorso.

Al disastro succedette l’idea di Europa e di Europa unita. Però sottoposta ormai allo stress costante di attribuirle il potere-dovere di mantenere la pace e la prosperità dei popoli in un contesto inclusivo di parità fra tutte le nazioni.

Ma in tale rigidità quotidianamente si avverte la fuga di qualcuno da quel contesto e, recalcitrante, butta dalla sua maschera il livido della sopraffazione, della intolleranza e dell’egoismo a base razzista.

Il Patto Italia/Francia, dopo quello Francia/Germania blocca il processo di indebolimento dello spirito europeistico poiché lo promuove con il rafforzamento del realismo in un contesto di bene comune europeo da perseguire.

Franco Petramala

*Federico Chabod: L’dea di Europa